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20                    II – Voti dei Consultori Teologi

                              congregazione  del  SS.  Redentore,  d’altronde  già  ben  nota  a
                              Canosa. Il Servo di Dio fu allora accolto nel noviziato di Ciorani
                              (nei  pressi  di  Salerno)  nel  1855.  Visse  l’anno  di  noviziato  con
                              grande devozione, spirito di sacrificio e modestia per emettere la
                              professione  religiosa  il  24  ottobre  1856.  Antonio  Losito  realizzò
                              posteriormente  gli  studi  ecclesiastici  nello  studentato  dei
                              Redentoristi di Materdomini (provincia di Avellino).
                                    Date le dure condizioni  di vita nello studentato, il Servo di
                              Dio  cadde  malato  e  trascorse  con  il  permesso  dei  superiori  dieci
                              mesi  in  famiglia  a  Canosa  tra  il  1861  e  il  1862.  Rientrato  a
                              Materdomini fu ordinato sacerdote il 5 aprile 1862 nella cattedrale
                              di Nusco. Dopo l’ordinazione il Servo di Dio rimase cinque anni
                              nel convento di Materdomini, completando gli studi e esercitando
                              il ministero pastorale.
                                    Con la caduta del Regno di Napoli e il nuovo governo in Italia
                              fu decretata la soppressione degli ordini e congregazioni religiose.
                              Anche i Redentoristi di Materdomini furono costretti a sloggiare il
                              loro convento, tuttavia fu permesso a due confratelli di rimanere per
                              l’assistenza  e  la  custodia  della  chiesa  e  poi  altri  due,  ma  questi
                              dovevano  pagare  l’affitto  alle  autorità.  Così  il  Servo  di  Dio  restò
                              con  i  confratelli  a  Materdomini  in  condizioni  di  totale  precarietà,
                              sostenuti  dalla  benevolenza  spontanea  dei  vicini  di  Caposele.  Ma
                              dopo alcuni mesi anche il Servo di Dio dovette partire per andare di
                              nuovo a Canosa. Antonio Losito andò ad abitare prima nella casa
                              del fratello più grande Savino, sposato e con sei figli, fino alla sua
                              morte  nel  1°  gennaio  1874,  e  poi  nella  casa  della  sorella  Angela,
                              accogliendo qui anche il confratello laico Francesco Alvino.
                                    Il  Servo  di  Dio  visse  per  vent’anni  a  Canosa,  molto  ben
                              voluto  dai  suoi,  rispettato  e  stimato  da  vicini  e  concittadini.  Per
                              questo  lungo  periodo  Antonio  Losito  svolse  una  costante  attività
                              pastorale,  condividendo  tutte  le  vicende  della  gente  del  posto,
                              colpite  sovente  da  siccità  e  da  piaghe,  rendendo  una  chiara
                              testimonianza di fede. In tali circostanze le persone  si affidavano
                              alle preghiere del Servo di Dio, ascoltavano la sua predicazione, e
                              chiedevano il suo conforto nei momenti di difficoltà.
                                    Nel 1882 il Servo di Dio partecipò ad una missione popolare
                              a Francavilla Fontana e aderì attivamente all’iniziativa di riaprire il
                              collegio  di  questa  località  con  una  comunità  religiosa,  ma  il
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