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VOTO III 21
progetto s’insabbiò.
Nel 1887, passata l’ondata anticlericale, i confratelli
redentoristi si mobilitarono nel corso della celebrazione del primo
centenario della morte di Sant’Alfonso Maria de Liguori per
ricostituire le comunità. Il Servo di Dio ricevette allora dal
provinciale redentorista, p. Andreoli, l’ordine di riunirsi con la
comunità di Pagani. Antonio Losito partì da Canosa congedandosi
soltanto dal canonico Savino De Corato, suo parente, per evitare di
essere trattenuto da affetti o da festeggiamenti.
Nella sua nuova stazione a Pagani, il Servo di Dio riceveva
costantemente lettere e visite dai concittadini di Canosa. Antonio
M. Losito manteneva tali rapporti sempre con animo pastorale e un
vivo affetto per le persone, compatendo i dolori e consigliando
opportunamente.
Dal 1887 al 1891 il Servo di Dio si trovò ad Angri, a poco
distanza da Pagani, in una casa in condizioni quasi rovinose. Dal
1890 si manifestarono i primi sintomi della paralisi progressiva
che colpì il Servo di Dio.
Nella visita del Servo di Dio a Canosa nel 1905 la
popolazione entusiasta partecipò alla raccolta di fondi per il
restauro dell’altare della chiesa di San Sabino. La somma riunita fu
alta e il restauro si poté compiere. La consacrazione dell’altare –
dopo alcuni intoppi – avvenne il 16 gennaio 1910.
Il Servo di Dio fu per vent’anni responsabile della formazione
dei confratelli studenti, con l’incarico di «Prefetto degli Studi» dal
1887 al 1907, anche se la nomina ufficiale è del 16 ottobre 1894.
Antonio Losito si distinse in tale ruolo per il suo animo spirituale e
paterno, il senso educativo, la sollecitudine nel servizio, l’attenzione
ai singoli confratelli preso dalla responsabilità di formare buoni
religiosi, in primo luogo con la propria testimonianza di vita.
Malfermo di salute il Servo di Dio fu ancora eletto Rettore
della Casa dei redentoristi a Pagani, servizio che portò avanti con il
suo caratteristico senso di responsabilità, di fraternità, e di fede,
mentre non lasciava i suoi molteplici impegni pastorali tra le
persone che vedevano in lui una autentica guida spirituale. Così dal
1906 il Servo di Dio ebbe relazione con il beato Bartolo Longo
(1841-1926), che su suggerimento di alcuni confratelli redentoristi
si rivolse a Antonio Losito per averlo come confessore e guida