Page 314 - Positio II
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314                        Biografia documentata

                                        Il fornaio gridava "Padre Santo che zia Maria adesso che
                                        vado si inquieterà".
                                        Andè, consegno il pane in mezzo alle grida di zia Maria;
                                        scende di sopra, dice al P. Losito tutto quello che era suc-
                                        cessa ed il Padre rispose al fornaio che non avevano nume-
                                        rate bene tutte le pagnotte, che fosse ritornato sopra ed
                                        avesse detto a zia Maria che numerasse il pane, che era
                                        esatto come l' avevano mandato al forno e che non mancava
                                        nessuna pagnotta.
                                        Ritorna da zia Maria il fornaio, le dice quanto aveva detto
                                       .il P. Losito, conta, numera più volte e trova essere il pane
                                        della quantità che aveva mandata al forno" .473



                                - Ventennio canosino, ]/\ scheda:

                                "Il seguente fatto avvenuto in persona della Signora Sabina Di Palo
                          fu Vito moglie di Andrea Focone barbiere dentista, mi viene riferito con
                          giuramento dal figlio maggiore di quasi anni cinquanta anche barbiere
                          dentista.
                                Alla Signora Sabina Di Palo, madre del riferente Ferdinando Focone,
                          apparve un tumore nella pancia, chiamati i dottori fecero dapprima applica-
                          re dei rimedi per farIo venire alla supurazione epoi procedere al taglio.
                                Fu vano ogni tentativo, perché detto tumore era inamovibile ed ora
                          compariva ad un punto ora ad un altro .
                                Vista tale impossibilità per la supurazione, pensarono ad altri rimedi
                          ma inutilmente.
                                Finalmente mandarono la paziente a mutare aria in una casina di
                          campagna, ma dopo del tempo videro tornare questo rimedio anche inutile.
                                La povera inferma si ritiro in famiglia e si pose a letto in uno stato
                          deplorevole tanto che disse al marito di chiamare il P. Losito per confes-
                          sarsi.
                                Il marito corse puntualmente per contenere la moglie.
                                Il P. Losito subito, secondo il suo solito, accorse al letto della in-
                          ferma, la conforte, la sollevè con le sue belle parole, l'anime moltissimo
                          assicurandola della sua guarigione, la confessè e dopo si fece avere un

                                47.~ S. DECORATO CA NTORE. Vari ricordi. pp. 18-20.
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