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310 Biografia documentata
A Barletta, grosso centro pugliese sul mare a circ a 20 chilometri da
Cano sa, alloggiè per brevissimo tempo presso la casa di un suo parente, il
dottor Vito Lattanzio.
Appena si diffuse la notizia dell a sua presenza, la casa dei dottor
Lattanzio fu subito meta di un continuo pellegrinaggio di persone che vo-
levano vederlo per baciargli la mano.
P. Antonio fu costretto ad affacciarsi al balcone per dire qualche pa-
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rola ed impartire la benedizione.
Ad Andria ricevette addirittura sacchi di posta, anche da paesi lontani
da parte di fedeli che imploravano da lui consigli, conforti e preghiere.T''
"Credevo che avessero stima di lui soltanto nei paesi ac-
cennati, quale poi non è stata la mia meraviglia, quando
nelle diverse Case Religiose dove sono stara mandata
dall'ubbidienza, tante nei paesi vicino a Napoli, che nelle
parti più lontane, ho sentito parlare di lui con sommo ri-
spetto e raccontare tante cose meravigliose che avevano vi-
sto e udito.
Nomino alcune di queste persone che per combinazione ho
incontrato.
Lo specialista Di Gaetano, alcuni sacerdoti di Boiano, il
Rev. Salierno di Cava Salerno.
Le suore di Casori a, le suore e l' amministratore della Ba-
ronessa Scoppa" .466
La fama dei SD scavalcè i confini nazionali.
Verso il 1902 scrisse una lettera al Re di Spagna Alfonso.
In una missione dei Padri Redentoristi spagnoli, tenu ta quell' anno,
non si era ricavato nulla.
Nel giorno di chiusura, nell'esporsi il SS. Sacramento apparve
nell'Ostensorio un bellissimo bambino che si fece vedere a tutti coloro
che accorsero per diversi giorni.
Prolungata la mis sione vi furono moite conversioni ed un gran pro-
fitto spirituale.
Essendo pervenuta questa notizia al P. Losito, dettè una bellissima
lettera al Monarca congratulandosi per il grande prodigio avvenuto ed
esortandolo a proteggere la religione.
~(H B. LATrANZIO. Deposiiione, Barletta, 20 dicembre 1938, p. 1.
~(,5 Cfr. SII II1I11 • p. 182. § 622.
.
~(,(, Ricordi di una suora di Canosa, p. I I.