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P. VI - Cap. XX: Fama di santità dopa la morte deI SD Padre A. Losito  391


                         Due ulteriori testimonianze sono importanti: la prima, rappresentata
                   dall'incontro deI SD con sua nipote Suor Felicita Losito, riportato in una
                   lettera, non datata, scritta dalla stessa da Barre (NA) ed indirizzata al
                   Rev.mo Padre Superiore dei Liguorini di Pagani e la seconda è deI signor
                   Vincenzo Elia che vive a Santa Severina e scrive al P. Superiore di Paga-
                   ni, il 24 ottobre 1926, per chiedere reliquie deI Losito, fiducioso che solo
                   la sua intereessione puè portare la grazia desiderata.
                         a) Testimonianza di Suor Felicita Losito:           ,
                                  * "Due volte  è venuto a me il P. Losito, venerato zio, dopo
                                  la sua morte; la prima volta nel mese di luglio deI 1918
                                  nelle ore pomeridiane mentre io stavo per prendere una de-
                                  cisione. Dieevo tra me stessa che se era vivo 10 zio mi sarei
                                  giovata dei suoi consigli come il solito, ma ora deciderè da
                                  me. Mentre presi il foglietto per scrivere nella mia stanza
                                  da letto, mi travai alla presenza della zio che mi disse
                                  "Sentite a me che sono il vostro zio, regolatevi in questo
                                  modo". Poi mi disse due cose che si avverarono (e di que-
                                  sto ne  è testimone il mio confessore Padre Latino Rettore
                                  della chiesa di San Gaetano in Napoli. A lui confidai, pian-
                                  gendo, perché commossa, della bontà che mi usava 10 zio
                                  anche dopo la sua morte).
                                  10 gli parlavo con la massima fiducia come quando era in
                                  vita, la sua presenza mi apportava consolazione e quando
                                  arrivô l'ora che dovevo andare nell'impiego, stavo per ba-
                                  ciargli rispettosamente la mano, ma proprio in quel punto
                                  disparse".
                                  La seconda volta mi apparve nel mese di gennaio del 1925
                                  di notte mentre vegliavo per le mie sofferenze. Senti un
                                  rumore di vetra dal quadretto di Gesù seguito da un raggio
                                  di luee vivida che fermo una nuvoletta. Subito dopo un
                                  rumore di vetra dal quadretto ove era l' immagine della zio
                                  ed un raggio di luce mena vivace forma un'altra nuvoletta
                                  e fra queste nuvolette mi apparve 10 zio. Mi disse "voglio
                                  una Casa del vostro lstituto nella mia terra nativa". 10 ri-
                                  sposi: "Non ne ho i mezzi". "Con una offerta del Santo Pa-
                                 dre manifesta a lui le grazie da me ricevute e poi ci sono i
                                  vescovi". COSt parve mi dicesse 10 zio".
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