Page 358 - Positio II
P. 358

358                        Biografia documentata



                                                          * * *


                              Amava Iddio, e di qui l'amore pel' il cuIto, pel' i Santi, pel' la Vergi-
                        ne; di qui l'amore ardentissimo pel' l'Eucaristia.

                              Il suo animo abitualmente rivolto al cielo - il Cardinale Van
                        Rossum asserisce che pel' tutto il tempo che fu insieme col P. Losito a
                        Montevergine 10 vide sempre in una dolce e pacata unione con Dio. La
                        quaI cosa si allarghi pel' tutta la vita di detto Padre, e vi son cento te-
                        stimoni ad asserirlo - abitualmente rivoIto al cielo, pronto correva a
                        quelle cose che riverberano più luminosamente Iddio: ne concepiva
                        alti sensi di pietà, e vi riposava, vi si giocondava, come in sua centro.
                        Le feste deI Signore 10 esaltavano: nelle solenni funzioni religiose
                        gioiva di pura letizia: alla grandiosità dei templi, alla vaghezza delle
                        sacre imagini, si riempiva di infantile ammirazione. Passando pel' i

                        corridoi, devoto innanzi aile imagini di S. Alfonso, della Madonna 0
                        di Gesù Cristo, si toglieva la berretta, chinava il capo e mormorava sue
                        brevi preci. Gravità e modestia 10 accompagnava in Chiesa tra le fun-
                        zioni, e aIl' altare. Esattissimo nelle rubriche: tenace delle pie con sue-
                        tudini dell'Istituto. Passava pel mondo come figura di cielo Conversa-
                        tio nostra in coelis.
                              Venerava i Santi: tutti i Santi: ne parlava sovente ricordandone
                        ammirato gli aneddoti, gli esempi, le massime: e godeva ed era preso da
                        dolce letizia se altri ne discorresse. Tutti i Santi venerava, ma aveva più
                        vicino al cuore S. Clemente, S. Gerardo, S. Alfonso, il sua dolce S.
                              .
                        Antonio e S. Sabino.
                              Verso quest'ultimo nutriva calda riverenza ed amore profondo:
                        quantunque non ne parlasse spesso. Chi sa? forse pel' non entrare in quella
                        quistione molto incresciosa a lui se il corpo di S. Sabino sia a Canosa 0 ad
                        Atripalda. Pel' lui era certezza assoluta che il corpo deI suo S. Sabino si
                        trova a Canosa: e grandemente si adoperè perché la Chiesa di questo suo
                        Protettore colà fosse restaurata e si arricchisse di un altare basilicale: e
                        dippiù voIle ed ottenne dal Pontefice che ella avesse l' onore di essere
                        concattedra con Andria.


                                                          * * *
   353   354   355   356   357   358   359   360   361   362   363