Page 56 - Positio II
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56                         Biografia documentata

                               Vedeva le nostre angustie e dal suo volto traspariva l'intera affli-
                               zione, ma nessun conturbamento all'esterno, neppure alterazione,
                               né altre parole uscivano dalla sua bocca che di rassegnazione e
                               conforto mai un biasimo, mai un lamento, mai un giudizio contro
                               coloro che ce le procuravano.
                               Dopo la lettera confortante del Rettore Maggiore e cessate le pres-
                               sioni, ci disponemmo per l'Ordinazione.
                               E nel giorno di S. Giuseppe 19 mario 1861, di buon mattino ci re-
                               cammo a Nusco, ove ricevemmo il Suddiaconato dal Vescovo Mons.
                               Gaetano Stiscia".77
                               Quello, verso Nusco CAV), fu un viaggio duro, in cavalcatura e fra
                         una immensità di neve e di un venta freddo, tanto che il P. Prefetto consi-
                         gliè di rimandare l' ordinazione per evitare di prendere malanni, ma nes-
                         suno accettè.
                               li 19 marzo , a Nusco, vi erano molti seminaristi per l' ordinazione e
                         non vi furono tonachelle sufficienti per tutti, tanti che moiti dovettero
                         aspettare la domenica successiva."
                               li SD da Provinciale, ricordandosi di questi eventi, dirà, che padri,
                         studenti e laici della comunità furono minacciati di essere fucilati, perché
                         accusati come ricettatori di briganti.
                               Dovevano essere condotti carcerati a Sant'Angelo dei Lombardi ma
                         poi per impegno di buoni amici furono liberati da ogni pericolo."
                               E tra questi buoni amici vi è senz'aItro da annoverare il Sindaco di
                         Caposele, fratello di Padre Corri della Comunità, che tanto si prodigè per
                         distogliere la trup~a dall'arrestare i padri, mostrando loro la grande affe-
                         zione deI popolo."



                         3. Il ritorno a Canosa per la malferma salute (1861-1862).

                               A Materdomini il SD abitava in una stanza con Padre Scaligena.
                               Cosl racconta il Padre:
                              "Eravamo insieme in una stanza spaziosa, ma umida e fredda:
                               l'acqua gocciolava dalla parete e questa, per il freddo intenso, si


                              17v.o.SCALIGENA,Notizle deI P. Losito, pp. 4-6.
                              78 B. PARLATO, Ricordi, p. 6.
                              79 S. SCHIAVONE, P.D. Antonio M. Losito. Il più grande benefattore del Santuario, A.C.R. di
                         Materdomini cronaca dei collegio di Materdomini, p. 371.
                              8UG. PALMIERI, Laconiche notizie, Pagani, 26/3/1919, p. 22.
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