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P. IV - Cap. XI: Il popolo di Canosa: pellegrinaggi verso Pagani 123
La prima è del 1903 ed è indirizzata a proprietari e contadini per so-
stenerli nella calamità del gelo verificatosi nello stesso anno.
Egli intravede nel lavoro domenicale, nella non osservanza del pre-
cetto festivo e in altri atti osceni quali ubriachezze, disonestà e risse, le
ragioni del castigo di Dio.
La seconda, sicuramente del 1904, è dello stesso tono.
E' intitolata "guerra alla bestemmia", altro grave peccato che attira il
castigo di Dio e fu scritta proprio per denotare la grandezza di questo male.
E' allegata per intero alla sessione ottava del P.R.D.N..
Sono dei pressanti richiami morali, delle lettere non abbiamo i ma-
noscritti originali.
Esse furono stampate in centinaia di copie per farne massima diffu-
sione.
Qui sono riportate nella sezione "documenti".
5. Testimonianze biografiche.
Abbastanza complete risultano le testimonianze biografiche.
Sufficienti a delineare un quadro ben precisa della situazione, risul-
tano non ripetitive, tranne in alcuni particolari.
E' sottolineata con una certa precisione la partenza immediata deI
SD da Canosa, l' importanza della corrispondenza inviatagli dai suoi con-
cittadini a Pagani per sentirlo vieino e i pellegrinaggi da essi compiuti.
a) "L'ultima sera ad ora tarda pregè il nipote Antoniuccio
se poteva trasportarlo a Canosa.
Si intrattenne dal Canonieo Decorato, restando con lui cir-
ca un'ora, forse per ricevere consiglio, e infine licenziarsi.
Tramite il nipote si fa prenotare la carrozza, nonostante
l' ora tarda per poterla usare il giorno dopo.
Parû alle ore cinque per la stazione di Cerignola Campagna.
b) "Da Canosa, sua patria, gli venivano molte lettere da
ogni ceto di persone, per chiedere consiglio e conforto
nelle tribolazioni e nelle angustie, spesso erano accompa-
gnate da elemosina di messe, in particolare quando tratta-
vasi di qualche operazione chirurgica 0 di malattia grave,