Page 136 - Positio II
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136                       Biografia Docurnentata

                               Raccomandava ai suoi studenti di leggere le operette spirituali di P.
                          Leone.
                               Alla sua morte, avvenuta il 9 agosto deI 1902, voile accompagnarlo
                         personalmente fino al cimitero.
                               Ai funerali, accanto alla bara ricoperta di fiori , si distinguevano tre
                         illustri penitenti che pregavano frenando a stento i singhiozzi.
                               Tutti li additavano e ne ripetevano commossi i nomi: P. Losito e
                         don B. Longo, il Can. Fusco.
                               Ai funerali parteciparono anche i figli dei carcerati, i maestri, gli
                         operai, i segretari deI fonda tore deI Santuario.F"



                         2. Canosa reclama il sua "Santo ".

                               Nel 1900 il SO fu invitato a Canosa per un corso di esercizi spiri-
                         tuali da predicare al popolo.
                               L'arciprete Antonio Sergio si impegnà a farlo venire, convimo che
                         un suo richiamo ai principi della dottrina cristiana avrebbe fatto tanto be-
                         ne alla gente.
                               Non potè accettare tale invito, pero fece stampare una sua predica,
                         in cui tra l' altro, diceva: "Vorrei avere la voce deI popolo per scuotere i
                         miei concittadini e dire ad ognuno: strappate il pugnale che avete confic-
                         cato coi vostri peccati nel cuore sacratissimo di Gesù",
                               Parole dure per fronteggiare una situazione che dava agio al pecca-
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                         tO .
                               1canosini, clero e popolo, sentivano il desiderio di rivederlo.
                               Il sindaco, Sabi no Miccoli e l'arciprete Gaetano Maddalena ptu
                         volte sollecitarono il Padre prov inciale perchè acco nsentisse alla venuta
                         deI P. Losito nella sua patria.
                               Nel 1905 venne l'occasione propizia, il restaura deI duomo di S.
                         Sabino e le penetranti parole che il SO sarebbe stato capace di pronun-
                         ciare, perchè tutto il popolo concorresse ad un'opera cosi grandiosa. "Non
                         è inopportuno nè esagerato affermare che con vivo giubilo di questa citta-
                         dinanza canosina è atteso il mantenimento di un'ambita promessa che io
                         ricordo alla gentilezza di V. Rev.issima. Altra volta le disse il grande af-
                         fetto che questo popolo ripose nel suo adorato concittadi no, cotesto Reve-


                               25~ G. PALMIERI. Ricordi. pp. 7-8.
                               255 Ricordi di una suora di Canosa, p. 9.
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