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P. IV - Cap. XII: Da Pagani a Canosa: il restaura dei duomo di S. Sabino  143

                        Da Pagani, ove il SD si ritiro, scrisse al popolo di Canosa una bel-
                  lissima lettera, poi stampata, in cui faceva sapere di aver reso al "caro Pa-
                  dre S. Alfonso" una minuta relazione di tutto quanta successo a Canosa:
                                 "A lui, scriveva, ho riferito 10 slancio della vostra fede, i
                                 sacrifici che avete fatto, le offerte che avete dato in tanta
                                 profusione da superare qualunque aspettativa, e più le vo-
                                 stre belle promesse di mantenervi sempre lontano dal pee-
                                cato e fedeli osservatori della legge santa di Dio". 268
                        E' un impegno che il popolo canosino saprà mantenere e alimentare
                  ogni quai volta il SD tornerà nella sua patria.
                        1 lavori per la ristrutturazione deI Duomo termineranno nell'estate
                  deI 1906 e la solen ne apertura stabilita per le feste patronali.
                        Il SD non sarà in grado di mantenere la promessa fatta: essere pre-
                  sente per tale avvenimento.
                        Sarebbe stata la sua piü alta consolazione ma la debolezza fisica che
                  10 affliggeva a causa deI caldo, i malanni al cuore e i tremolii sempre più
                  frequenti, non glielo consentirono.
                                "     pero se non col corpo, scriveva al sindaco di Canosa,
                                assisterè certamente collo spirito: in quei giorni beati stara
                                nella Patria mia, con i miei amati concittadini e con essi
                                pregherè i nostri gloriosi Protettori di allontanare dalle no-
                                stre contrade qualunque ulteriore' flagello ed impetrarci le
                                benedizioni dei cielo".269
                        Assicurava una presenza spirituale ed, offrendo al Signore le sue
                  sofferenze, implorava benedizioni per i suoi concittadini.
                        Possiamo considerare la commissione e la relativa costruzione deI
                  nuovo altare basilicale di San Sabino come il coronamento di tutto il suo
                  zelo e di tutto il suo generoso impegno per il restauro e la ristrutturazione
                  dell'area presbiterale con la relativa confessione dello stesso Duomo.
                        Questo grande impegno, sollecitato anche dalle autorità civili, vide
                  il concorso e la straordinaria generosità di tutto un popolo che, come at-
                  traversato da una febbrile ansia devozionale, concorse compatto alla sua
                  erezione.


                        26>1 A. LoSITO. Lettera dei 5 luglio 1905. Pagani.
                        2h~ A. LoSITO. Leuera dei 17 luglio 1906. Pagani.
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