Page 351 - Positio II
P. 351

P. VI - Cap. XIX: Fama di santità in morte deI SdD Padre Antonio Losito  351

                 sparse indamo e che prevedeva giomi amari di carestia, si organizro una
                 processione di penitenza. A capo di questo movimento religioso era il P.
                 Antonio, il quale nella piazza su di una colonna che ivi sorge maestosa e
                 larga, predicà dicendo cose di altissima commozione, si flagellà tra i
                 pianti della moltitudine; e poi ordin à un digiuno che dovean far tutti an-
                 che i bambini di latte. Questa ultima condizione impietosi ogni cuore; ma
                 il digiuno fu rigorosamente eseguito. La notte che suceesse alla giomata
                 di penitenza, il cielo si velo di grosse nubi, e tosto lampi, acqua a goccio-
                 loni, a secchi. Mentre la pioggia scendeva dirotta, il P. Antonio, nella sua-
                 casa poggiato alla ringhiera del balcone, pregava intensamente nell'estasi
                 del ringraziamento. Un maresciallo di carabinieri, che girava per suo uffi-
                 zio si avvide di quello spettacolo, e intenerito a pietà, voIle tomare a Dio,
                 da cui era lontano chi sa da quanto tempo. La dimane cercè del P. Losito e
                 di fatti si confessa.
                       Pregava sempre: di rado usciva e solo per opere di carità, 0 per re-
                 spirare un po' di aria libera: e in questo casa nelle ore vespertine ne an-
                 dava al cimitero. Delle sue rare e brevi passeggiate il cimitero era il
                 termine, tirato dal pensiero della morte, che ne insegna la caducità ed il
                 nulla delle umane grandezze. Anche per questo a piè deI Crocifisso, so-
                 pra deI suo tavolino, aveu sempre un teschio; e speciale divozione nutri-
                 va per S. Camillo De Lellis, SI dedito alla meditazione della morte e dei
                 cimiteri! Ed oh cara coincidenza! Nella festa di questo gran Santo ei se
                 ne  è volato ai Cielo!
                       A Canosa e negli altri vicini paesi rapidamente si sparse bella fama
                 di santità intomo a lui, la quale crebbe ogni di più per la costante lumino-
                 sa perfezione sacerdotale che egli manifestava e per la luce di qualche
                 portento - qua e là se ne contano parecchi. Talmente venerando egli era
                 che con altro nome non sapevano chiamarlo per quelle regioni che col
                 dolce e caro nome di Padre Santo.


                                                   * * *


                       Come dal tronco vigoroso, che ha profonde radici, vengono su ra-
                 mi, che, a proprio tempo, spandono fiori, e poi danno frutti soavi a gu-
                 stare: come dalla luce deI sole piovono innumerevoli vaghezze di cose
                 leggiadre ed utili per questo mondo; cosi dalla carità si solleva, si aIlar-
                 ga, si illeggiadrisce es' infeconda di moIte e carissime virtù la vita cri-
   346   347   348   349   350   351   352   353   354   355   356