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Il redentorista Antonio M.  Losito (1838-1917) e il papato   325

                     popolo, il quale del Papa avea un'idea nebulosa e indeterminata
                     come di un mito.  20
                     3. -Antonio Maria Losito,  redentorista del "secolo lungo"

                     Sembra corrispondere all'icona descritta dal Monterisi - «in
               una città meridionale un giovane oratore, pochi anni fa,  prese a
               trattare la prima volta di proposito del Papa» - la figura di padre
               Antonio Maria Losito  (1838-1917), 21   la cui attenta e operosa ri-
               sposta alla vocazione religiosa tra le fila dei redentoristi - sfocia-
               ta dopo la sua morte in una approfondita indagine sulla sua san-
               tità22  - assembla gli  aspetti tipici  della  Chiesa del Mezzogiorno,

                     20  N.  MONTERISI,  Le  difficoltà  dell'Azione  Cattolica  nel  Mezzogiorno  d'Ita-
               lia,  in Trent'anni di  episcopato  nel Mezzogiorno  (1913-1944). Memorie,  scritti
               editi ed inediti. A cura di G.  De Rosa, Ave, Roma 1981, p. 248.
                     21   Queste alcune delle sue principali tappe biografiche: Antonio Maria
               Losito nacque a Canosa di Puglia (Bari)  il 16 dicembre 1838; nel 1844 fu ini-
               ziato agli studi dal sacerdote Vincenzo Fagiani; dal 1847 frequentò la scuola
               nell'Episcopio di Canosa; nel 1848 continuò la scuola con i Francescani di
               Canosa; il 24 novembre 1855 fu  accolto nel noviziato dei Redentoristi a Cio-
               rani (Salerno)  e il 24 ottobre 1856 fu ammesso, con anticipo, alla professio-
               ne dei voti; tra il 1856 e il 1859, continuò gli studi a Materdomini di Capose-
               le  (Avellino);  il  15 maggio  1859 ricevette  gli ordini minori a  Nusco;  il 19
               marzo 1861 ricevette il suddiaconato a Nusco; tra il 1861 e il 1862 soggiornò
               per dieci mesi in famiglia,  a Canosa, per curare la salute; a Nusco, il 15 mar-
               zo  1862, ricevette il diaconato e il successivo  5 aprile fu ordinato sacerdote;
               tra il  1862 e il 1867 completò gli studi a  Materdomini; dopo la soppressione
               delle congregazioni religiose,  nel 1866, fu  costretto ad abbandonare la sua
               comunità e,  durante l'ondata di anticlericalismo, dimorò per circa vent'anni -
               1867-1887 -a Canosa; tra agosto e  ottobre del 1869, fu  prima a Materdomi-
               ni,  quindi nuovamente a Canosa per impegni di apostolato; il 3 gennaio 1887,
               migliorata la situazione politica generale, partì per Pagani, ritirandosi  - suc-
               cessivamente - ad Angri, dove dimorò per cinque anni; nel 1890 fu colpito da
               paralisi progressiva;  dal 1887 al  1907 attese alla riorganizzazione della Pro-
               vincia Liguorina napoletana in  qualità di Prefetto  degli  Studi,  Rettore  a  Pa-
               gani e Provinciale; il19 maggio 1905 giunse a Canosa, chiamatovi a predica-
               re  e  a  raccogliere  elemosine per i  restauri della cattedrale «e  delle  coscien-
               ze!».  Tra il  1907 e  il  1909 fu  Rettore della comunità di Pagani,  che i docu-
               menti considerano e definiscono difficile;  dal 1909 al 1912 fu Superiore Pro-
               vinciale, con residenza a Pagani; il quinquennio 1912-1917 fu  il periodo del-
               le sue grandi realizzazioni a  Canosa di Puglia; il18 luglio 1917 morì a Paga-
               ni in concetto di santità. Per gli aspetti biografici di padre Losito,  cf.  M.  PoRRo,
               Antonio Maria Losito Redentorista, Editrice Vice Postulazione, Andria 2000.
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                      La causa di beatificazione, avviata in tempi brevi dopo la scomparsa
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