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VOTO IX                             113



                         4. Fama di santità

                         Abbiamo rilevato che il Servo di Dio godette di venerazione in
                                                                     50
                   vita  e  fu  chiamato  appunto  “il  Padre  Santo” .  Lo  stesso  Pio  X,
                   rivolgendosi  una  volta  a  Mons.  Bisleti,  maestro  di  camera,  dopo
                   un’udienza con il Padre Generale dei Redentoristi e con il Servo di
                                                                                        51
                   Dio, affermò: “Monsignore, quel Padre Antonio è un vero santo” .
                   Si riporta l’informazione secondo cui, alla morte del Servo di Dio,
                   la città di Pagani, così come anche i paesi limitrofi, parteciparono
                   con grande concorso di popolo ai funerali,  “addobbando la città a
                   festa  con  coperte  e  drappi  e  chiedendo  più  volte  l’apertura  del
                   feretro per poterlo vedere un’ultima volta” . La morte del Servo di
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                   Dio  fu  seguita  da  un  movimento  spontaneo  di  popolo  che  si
                   raccomandava all’intercessione di P. Losito, ricevendone interventi
                   straordinari, soprattutto guarigioni. Varie manifestazioni pubbliche
                   quali la memoria del centenario della sua nascita (1938) e l’erezione
                   di un monumento dedicato al Servo di Dio (1955), portarono, ormai
                   a processo di beatificazione iniziato, alla traslazione dei resti mortali
                   del Servo  di Dio  nella sua città natale, nella stessa cattedrale, nel
                   1983, venendo incontro ad un vivo desiderio del popolo canosino.
                         Tuttavia, la fama di santità sembra alimentata soprattutto dal
                   popolo  di  Dio  che  è  in  Canosa,  più  che  dai  confratelli  liguorini.
                   Resta significativo che il Processo del Servo di Dio sia cominciato
                   a pochi anni dalla morte e che l’Ordine Redentorista abbia voluto
                   mantenere il patrocinio della Causa anche a fronte del massiccio
                   interessamento  dei  canosini;  tuttavia,  non  sarebbe  superflua  una
                   precisazione sulla fama di santità goduta dal Servo di Dio in seno
                   alla sua Congregazione fino ai nostri giorni.
                         Concludendo  questa  valutazione,  non  si  può  non  rimanere
                   ammirati dalla figura sacerdotale di P. Losito. L’unica ombra delle
                   tracce depressive individuabili in certi frangenti della sua vicenda
                   terrena – talvolta affiorate nelle affermazioni sul suo stato di salute
                   – può essere spiegata. Il  Servo di Dio crebbe tra laceranti dolori

                         50  Cf. Summarium, p. 81, n. 277.
                         51  S. Schiavone, P. Losito, pp. 1-2.
                         52  Informatio, p. 77.
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