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VOTO IX                             109

                   dell’opera  e  degli  scritti  del  Servo  di  Dio  –  giustificando  la
                   Congregazione  del  SS.  Redentore  circa  il  rallentamento  della
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                   Causa   –  è  un  fatto  che  gli  Atti  processuali  giunsero  alla
                   Congregazione delle Cause dei Santi non prima del 1981 e che il
                   Decretum de validitate Processuum fu emesso solo il 20 dicembre
                   1991.  Importanti  risultano  le  Litterae  Postulatoriae  pervenute  da
                   persone  diverse,  associazioni  e  da  Vescovi.  Questo  vuoto  di  50
                   anni, dall’inizio del Processo al Decreto di validità, lascia perplessi
                   e avrebbe meritato ampie chiarificazioni. In ogni caso, gli anni di
                   intermezzo  non  sono  trascorsi  invano,  perché  hanno  visto  fiorire
                   una serie di pubblicazioni circa gli scritti del Servo di Dio, grazie
                   ai  quali  è  stata  progressivamente  scoperta  una  dottrina  ascetica
                   profonda.  Questo  ha  incoraggiato  ricerche  accurate  attraverso  le
                   quali è stato possibile ricostruire la Biographia documentata della
                   Positio,  nella  quale  le  varie  fonti  convergono  a  garantire
                   l’affidabilità  del  lavoro.  Il  Relatore  della  Causa,  il  Rev.mo  P.
                   Cristoforo Bove ofmconv., afferma che alla base di questo lavoro vi
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                   sono  “cura”  e  “chiarezza” .  Benché  resti  migliorabile,  la  Positio
                   fornisce dunque una sufficiente base per procedere con serenità al
                   vaglio teologico delle prove.
                         3. Valutazione teologica

                         In  generale,  è  possibile  ritenere  che  il  Servo  di  Dio  abbia
                   esercitato le virtù in grado eroico. Uomo estremamente umile, la sua
                   testimonianza  ripropone  un  profilo  tributario  della  migliore
                   tradizione  redentorista.  Le  deposizioni  evocano  essenzialmente  il
                   suo apostolato nei vari luoghi dove i Superiori e le circostanze della
                   vita  lo  destinarono  e  dei  diversi  incarichi,  alcuni  dei  quali
                   prestigiosi, che ricoprì all’interno della Congregazione. Unica zona
                   d’ombra che sembra permanere sul profilo di P. Losito è una certa
                   inclinazione alla chiusura, talvolta prossima a lasciare tracce di tipo
                   depressivo,  che  sembrava  accentuarsi  nei  momenti  di  maggiore
                   prova. Ciò potrebbe avere delle implicanze sull’esemplarità e quindi
                   sulla questione dell’opportunità dell’eventuale beatificazione.
                         Nondimeno,  l’esercizio  in  grado  eroico  delle  virtù  da  parte



                         35  Cf. Informatio Relatoris, vol. I, p. II.
                         36  Cf. ivi, p III.
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