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VOTO IX 111
che nella capacità di indirizzare i cuori di chi si rivolgeva a lui alla fi-
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ducia, aprirli alla misericordia e alla vita del Cielo . L’amore verso Dio
animava e dava senso ad ogni azione; ma soprattutto nell’amore verso
il prossimo il Servo di Dio manifestò il suo zelo sacerdotale, lavorando
alacremente al ministero del confessionale, della direzione spirituale e
della predicazione, ma anche nel sovvenire alle necessità materiali degli
studenti poveri o malati, esterni o interni della casa di Pagani, preoc-
cupandosi di visitarli spesso e inculcando negli altri la carità nei loro
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confronti . Bella la testimonianza del canosino Paolo Serlenga:
«... vecchio, stanco, quasi paralitico, girava per ore ed ore per la città, fin
quasi a notte inoltrata, seminando il bene, seguito da centinaia e centinaia di
persone che poi conduceva in chiesa, dove alle sole parole piene di fede e di
amore per il Signore, si piangeva facendo propositi di vita sempre più
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conformi ai dettami di Gesù Cristo» .
Una carità trascinante, dunque, vissuta come amore a Dio
concretizzato nell’amore al prossimo.
Le virtù cardinali non sono praticate con meno impegno
eroico. La prudenza del Servo di Dio spinse i suoi superiori ad
affidargli incarichi delicati e di grande responsabilità. Da
provinciale, quando
«prestava attenzione a vagliare ciò che gli veniva riferito da altri ed era
oggetto di varie interpretazioni, egli si sforzava di interpretare sempre in bene,
secondo le intenzioni di coloro che riferivano. Inoltre non lasciava mai
trapelare ad alcuno quello che era stato riferito da altri sulla stessa cosa, mentre
ascoltava aveva il pregio di decidere con prudenza»
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afferma il redentorista Vito De Ruvo, X teste. Per la sua
prudenza, il Servo di Dio era in grado di risolvere situazioni difficili
e complesse circa il governo della Congregazione, così come
godendo della fiducia del papa S. Pio X, fu nominato visitatore
dell’Abbazia benedettina di Montevergine, insieme a P. Guglielmo
Van Rossum.
Anche riguardo la virtù della giustizia abbiamo testimonianze
simili:
«Fu giusto nel senso stretto della parola, uguale con tutti, dando a
40 Cf. Summarium, pp. 141-142, n. 434.
41 Cf. Summarium, p. 47, n. 143.
42 Summarium, p. 169, n. 582.
43 Summarium, p. 67, n. 220.