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VOTO IX 107
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data canonica .
Le prime fatiche apostoliche del Servo di Dio si svolsero a
Materdomini per un periodo di quasi cinque anni, durante i quali
nel 1866 si verificò la soppressione degli Ordini religiosi e il
relativo incarceramento dei beni da parte dello Stato italiano. La
comunità redentorista fu costretta a lasciare il Collegio nella quasi
totalità, ad eccezione del Servo di Dio e di un suo confratello
rimasti sul luogo grazie all’insistenza della popolazione locale che
richiedeva che il Santuario non fosse abbandonato. Ma il precario
stato di cose gravò sulla salute del Servo di Dio che fu costretto a
lasciare Materdomini ed a tornare nella sua Canosa per curarsi. Vi
restò fino al 1887, tranne un breve ritorno a Materdomini nel 1869
nel tentativo, non andato in porto, di ricostruire la comunità.
Nei venti anni di permanenza canosina, il Servo di Dio diventò
figura eminente, venerata dalla popolazione per l’instancabile
ministero del confessionale e della predicazione anche nei paesi
vicini, con impegno alacre per tutta la popolazione, soprattutto i
poveri e i malati. Questo zelo pastorale fu all’origine della
significativa fama di santità.
In seguito ad una maggiore distensione dei rapporti tra Stato e
Chiesa, negli anni Ottanta del XIX secolo, il Provinciale della
Congregazione, con il quale il Servo di Dio era costantemente in
contatto, ordinò a P. Losito di tornare a Pagani. Ciò avviene il 5
gennaio 1887. Fino al 1891 il Servo di Dio dimorò in varie case della
Congregazione, stabilendosi poi definitivamente a Pagani dove
ricevette visite continue dei concittadini e lettere che testimoniavano
la venerazione dell’intera cittadinanza nei confronti di questo suo
figlio prediletto. Dal 1894 al 1907 ricoprì l’incarico di prefetto degli
studi della provincia napoletana . Anche i cittadini di Pagani
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beneficiarono della carità e dell’assistenza spirituale del Servo di Dio,
la cui fama di confessore e predicatore faceva sì che fosse un
sacerdote molto ricercato. Predicò gli esercizi spirituali all’episcopato
salernitano-lucano nell’ottobre 1902. Degni di nota sono gli episodi
della seconda parte della vita del Servo di Dio: dal 1902 alla morte fu
confessore saggio e illuminato del Beato Bartolo Longo, al quale
33 Cf. S. Schiavone, P. D. Antonio Maria Losito. Il più grande benefattore del
Santuario, A.C.R. di Materdomini, Cronaca del collegio di Materdomini, p. 371.
34 Cf. Biographia documentata, pp. 164 ss.