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104                   II – Voti dei Consultori Teologi

                              (Biographia documentata, p. 395), a ricordo del quale fu affissa una
                              lapide  al  muro  esterno  della  casa  natale  del  Servo  di  Dio.  Il  2
                              novembre 1944, a Canosa, la giunta municipale intitola una via al
                              Servo di Dio (Biographia documentata, p. 399). Il 24 aprile 1955,
                              nel  duomo  canosino,  viene  inaugurato  un  monumento  al  Servo  di
                              Dio (Biographia documentata, p. 400).
                                    Nel  luglio  1987  si  solennizza  il  70°  anniversario  del  Dies
                              natalis del Servo di Dio (Biographia documentata, pp. 405-406).
                                    Nella  Lettera  postulatoria  (4  ottobre  1997)  di  S.  E.  Mons.
                              Raffaele  Calabro,  Vescovo  di  Andria,  ritroviamo  la  notizia  dei
                              particolari    festeggiamenti     avvenuti     nel    1988     per    il
                              centocinquantesimo  anniversario  della  nascita  del  Servo  di  Dio
                              (Biographia documentata, pp. 598 e 406-408).
                                    Grazie  all’egregio  lavoro  svolto  dalla  Vicepostulazione  in
                              questi  ultimi  decenni,  sono  numerose  le  testimonianze  raccolte
                              sulla  fama  di  santità  post  mortem  del  Servo  di  Dio  (Biographia
                              documentata, pp. 408-411).
                                    Nel  1992,  settantacinquesimo  anniversario  del  Dies  natalis  del
                              Servo di Dio, è stato offerto un quadro votivo; nel 1994 sono stati inti-
                              tolati al Servo di Dio un salone di una nuova chiesa parrocchiale cano-
                              sina e la scuola materna comunale (Biographia documentata, p. 415).



                              4. CONCLUSIONE

                                    Dalla Positio, emerge la figura del Servo di Dio, come colui che
                              incarna pienamente gli stilemi della spiritualità del Settecento, fatta di
                              generoso amore per il popolo, di rigide ascesi e penitenze nella propria
                              persona,  di  fedeltà totale ai  valori della vita  religiosa  (pensiamo, ad
                              esempio, all’incondizionata obbedienza del Servo di Dio ai Superiori),
                              e nutrita dalla teologia del tempo, per la quale, ad esempio, le calamità
                              naturali devono essere intese come delle vere e proprie condanne di
                              Dio all’uomo peccatore (Biographia documentata, pp. 127-130).
                                    Nell’Ottocento,  tale  spiritualità  –  che  proprio  in  s.  Alfonso
                              de’  Liguori  ha  trovato  il  campione,  e  il  Servo  di  Dio  appartiene
                              alla  Congregazione  fondata  dal  succitato  Vescovo  –  se  vissuta
                              pienamente dal credente in Cristo, come il Servo di Dio ha fatto,
                              viene letta e vissuta dal popolo di Dio come la modalità di santità,
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