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P. VIT - Cap. XXI: Gli scritti del P. Losito e il giudizio della Censura Teologica 489
ricevuta la Vostra lettera, corsi in chiesa, trovandosi tutto il popolo riunito
per la predica, feci pregare pubblicamente per la vostra guarigione. Il nostro
Provinciale, il Superiore, che tanta stima hanno per Voi, fanno pregare tutta
la Comunità. Laonde, caro D. Enrico, non Vi sgomentate, abbiate fiducia: se
il Signore non ci ha esaudito subito, ha voluto far prova di Vostra fede, per
centuplicarVi in appresso le grazie sue e per benedire copiosamente alla ras-
segnazione che avete mostrato alla presente malattia.
Giusto il telegramma che Vi mandai ieri, doveste rivedere l'ultima
mia lettera, scrittaVi il giorno 22 spirante mese. La Vostra lettera è in
data 23, in guisa che s'incrocio con la mia. In essa vi mandai pure 10
scontrino della ferrovia pei fusti spediti a Cerignola di ritorno, ed inoltre
un vaglia di lire 72,50.
In questi giorni si stanno compilando i processi di Santificazione per un
nostro compagno P. Sportelli, morto in concetto di Santità, e trovato incor-
rotto dopo tre anni 7 mesi dalla sua morte. Numerosissime sono le gratie che
il Signore ha concesso a sua intercessione. Chi sa il B. Gerardo voglia riser-
bare l'onore della Vostra guarigione al Suo Con.llo P. Sportelli? Percià ve
ne mando unafigura perché al suo contatto possiate ricevere la grazia, che io
di tutto cuore Vi desidero. Insistete alla preghiera, raccomandateVi ripetuta-
mente a questo gran Servo di Dio, efiduciamo nella sua intercessione.
Mi attendo subito Vostre notizie, liete notizie.
Gradite con D. Concettina e famiglia i miei rispetti con quelli del
Provinciale, Superiore e Comunità, e pregate per me...
Dev.mo Vostro Servo
P. S. Le figurine dei P. Sportelli le mando sotto fascia. Compatite
che presentemente non se ne hanno migliori. Compatite ancora la diver-
sità dei caratteri in questa lettera.
Lettera a Enrico Samele di Canosa.
Scritta a Pagani il maggio 1895.
Assicura la preghiera della Comunità religiosa, perché si ottenga la
guarigione desiderata, per intercessione deI Beato Gerardo.
Pagani, 1 maggio 1895
Stimatissimo D. Enrico,
le Vostre lettere non mi seccano, ma mi danno molto piacere, ed io stesso ve
ne ho pregato di scrivermi spesso, circa la salute del carissimo nostro figlio: