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P. VII - Cap. XXI: Gli scritti dei P. Losito e il giudizio della Censura Teologica  493



                       Lettera per 10 studente Biagio Parlato residente in Gragnano,
                                               7 marzo 1903.


                   ~    Il SD 10 invita a trovare consolazione nella preghiera.


                                                                    Pagani, 7 marzo 1903

                        Mio carissimo Biagino,

                  quanta dolorosa ci sia giunta la notizia del triste avvenimento non ve 10
                  posso descrivere sulla lettera.

                        Tutti siamo rimasti come schiacciati sotto il peso dell'immensa
                  sventura! Ci figuriamo 10 strazio del vostro cuore e quello della intera
                  famiglia. Ne avete ragioni.
                        Ed è percià che noi tutti, Provinciale, Rettore, Prefetto, Lettori, Pa-
                  dri, Studenti, Novizi e Fratelli a voi ci uniamo per condividere colla vo-
                  stra famiglia, i gravissimi affanni e per tergere, se sia possibile, le vostre
                  lacrime in tanto dolore.

                        Ma donde prenderà io argomento, chi potrà suggerinni pensieri di
                  conforto in tanta sventura? Sei tu, 0 santa Religione di G. Cristo! Tu mi
                  dici che egli è stato trasferito dall'esilio alla patria, dal carcere al soglio,
                  dalla terra al Cielo.
                        Oh cambiamento felice, oh commutazione desiderabile! Son finiti
                  per lui i travagli, le sofferenze, le agitazioni. ed  è cominciata una vita di
                  pace, di contenti e di felicità senza misura e senza termine.
                        Ammesso tra i cori dei Celesti, associato al regno di G. Cristo, ve-
                  stito con paludamento reale, con 10 scettro tra le mani, con la corona sul
                  capo, assiso sopra il suo trono egli si bea nella visione di Dio eterna-
                  mente felice della sua felicissima sorte.
                        Ne potremo noi dubitare? Ciel vieta la moralità della sua vita, la
                  onestà delle sue azioni, la mitezza del suo carattere, la santità del suo
                  portamento, gli esempi luminosi delle sue virtù. Messo da Dio a capo
                  della sua famiglia ha saputo fonnarla e dirigerla santamente sino a farne
                  il modello e 10 specchio di tutta la cittadinanza: e poi le sue sofferenze, la
                  sua pazienza, le sue divozioni, la sua carità a sollievo degli indigenti non
                  sono santi titoli a quella corona che Iddio, fedele rimuneratore concede a
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