Page 38 - Relatio-et-vota
P. 38
38 II – Voti dei Consultori Teologi
cappello non ce l’aveva. In una visita che i Cappuccini fecero a Pagani
accompagnando il Cardinale Massaia, si dissero costoro ammirati: “La povertà
24
noi altri la predichiamo, ma costui l’esercita”» .
La castità eroica di P. Antonio Losito fu un atto d’amore
indiviso per il Signore, al cui Regno si dedicò corpo e anima,
25
trovando forza nella preghiera e nella mortificazione . Agli occhi del
Servo di Dio, occorre evitare di compromettersi con il secolo
presente, giacché tutto passa e solo Dio rimane. Il Servo di Dio
custodì la castità con tutto il suo essere, e il suo portamento esteriore
era lo specchio della sua vita interiore pura, come dicono i testi. Si
legge ad esempio:
«La castità, ben compresa dai voti religiosi emessi e dal sacerdozio del cui
ministero era rivestito, fu il vero specchio della sua umanità e del suo animo.
Sicché da tutti si leggeva questa virtù nei suoi occhi, sempre fissi per terra o rivolti
al cielo, nelle sue parole improntate da nessun frainteso, nei suoi sorrisi veramente
26
da angelo, nel suo comportamento generale sommamente castigato» .
Questa virtù angelica si notò nel Servo di Dio quando,
delicato e misurato, trattava con le donne, mai guardate negli
occhi, o quando dovette far fronte alle varie esigenze delle sue
infermità.
Accanto ai consigli evangelici, la Positio ha aggiunto
l’esercizio eroico in alcune virtù particolari, quali la venerazione,
27
la pazienza e l’umiltà . La venerazione nei confronti dei Superiori
religiosi ed ecclesiastici (Provinciale e Padre Generale dei
Redentoristi, Vescovi, Papa, ecc.) considerati come luogotenenti
dell’autorità di Dio accompagnò specialmente le virtù di
obbedienza e di umiltà del Servo di Dio. Anche verso gli inferiori,
il Servo di Dio usava mansuetudine e rispetto, perché in tutti
vedeva l’immagine di Dio. La pazienza che fa acquistare i meriti
per la vita eterna fu inoltre la prerogativa di P. Losito. Questi
l’apprese dalla viva passione di Gesù e l’esercitò senza limiti nel
rapporto con i confratelli, superiori e inferiori, nel ministero
pastorale o nella malattia. Non perdeva mai la calma, essendo
24 A. Tipaldi, P. Losito, Caposele, 2 settembre 1917, p. 4; cit. in Informatio, p. 59.
25 Cf. Informatio, pp. 59-62.
26 Summarium, § 341, p. 94; cf. Informatio, p. 60.
27 Cf. Informatio, pp. 63-76.