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38                    II – Voti dei Consultori Teologi

                              cappello  non  ce  l’aveva.  In  una  visita  che  i  Cappuccini  fecero  a  Pagani
                              accompagnando il Cardinale Massaia, si dissero costoro ammirati: “La povertà
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                              noi altri la predichiamo, ma costui l’esercita”» .

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                              indiviso  per  il  Signore,  al  cui  Regno  si  dedicò  corpo  e  anima,
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                              trovando forza nella preghiera e nella mortificazione . Agli occhi del
                              Servo  di  Dio,  occorre  evitare  di  compromettersi  con  il  secolo
                              presente,  giacché  tutto  passa  e  solo  Dio  rimane.  Il  Servo  di  Dio
                              custodì la castità con tutto il suo essere, e il suo portamento esteriore
                              era lo specchio della sua vita interiore pura, come dicono i testi. Si
                              legge ad esempio:

                                    «La castità, ben compresa dai voti religiosi emessi e dal sacerdozio del cui
                              ministero  era  rivestito,  fu  il  vero  specchio  della  sua  umanità  e  del  suo  animo.
                              Sicché da tutti si leggeva questa virtù nei suoi occhi, sempre fissi per terra o rivolti
                              al cielo, nelle sue parole improntate da nessun frainteso, nei suoi sorrisi veramente
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                              da angelo, nel suo comportamento generale sommamente castigato» .

                                    Questa  virtù  angelica  si  notò  nel  Servo  di  Dio  quando,
                              delicato  e  misurato,  trattava  con  le  donne,  mai  guardate  negli
                              occhi,  o  quando  dovette  far  fronte  alle  varie  esigenze  delle  sue
                              infermità.
                                    Accanto  ai  consigli  evangelici,  la  Positio  ha  aggiunto
                              l’esercizio eroico in alcune virtù particolari, quali la venerazione,
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                              la pazienza e l’umiltà . La venerazione nei confronti dei Superiori
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                              Redentoristi,  Vescovi,  Papa,  ecc.)  considerati  come  luogotenenti
                              dell’autorità  di  Dio  accompagnò  specialmente  le  virtù  di
                              obbedienza e di umiltà del Servo di Dio. Anche verso gli inferiori,
                              il  Servo  di  Dio  usava  mansuetudine  e  rispetto,  perché  in  tutti
                              vedeva l’immagine di Dio. La pazienza che fa acquistare i meriti
                              per  la  vita  eterna  fu  inoltre  la  prerogativa  di  P.  Losito.  Questi
                              l’apprese dalla viva passione di Gesù e l’esercitò senza limiti nel
                              rapporto  con  i  confratelli,  superiori  e  inferiori,  nel  ministero
                              pastorale  o  nella  malattia.  Non  perdeva  mai  la  calma,  essendo


                                    24  A. Tipaldi, P. Losito, Caposele, 2 settembre 1917, p. 4; cit. in Informatio, p. 59.
                                    25  Cf. Informatio, pp. 59-62.
                                    26  Summarium, § 341, p. 94; cf. Informatio, p. 60.
                                    27  Cf. Informatio, pp. 63-76.
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