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36                    II – Voti dei Consultori Teologi

                                    Anche se era dimessa e semplice, la vita stessa del Servo di
                              Dio  manifestava  la  sua  fortezza  d’animo  considerevole  di  fronte
                              alle  prove,  alle  tribolazioni  e  alla  malattia,  sopportate  senza
                              lamentele. Rimase composto e sereno durante i moti socio-politici
                              del  1860  nel  Sud  dell’Italia  e  durante  la  Prima  Guerra  Mondiale
                              (1914-1917).  Come  Superiore  religioso  e  formatore,  il  Servo  di
                              Dio si dimostrò forte nell’osservanza della Regola, non esitando a
                              prendere  decisioni  drastiche  quando  si  trattava  di  mantenere
                              l’ordine  e/o  di  salvare  le  anime.  Nell’esercizio  delle  proprie
                              responsabilità,  il  Servo  di  Dio  non  perse  però  l’equilibrio
                              nonostante le avversità e le contraddizioni a cui dovette fare fronte.
                                    Riguardo  all’eroica  temperanza,  il  Servo  di  Dio  mantenne
                              costantemente  l’equilibrio  nel  suo  corpo  e  nella  sua  anima  per
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                              meglio  seguire  e  imitare  Cristo .  Base  di  tutte  le  altre  virtù,  la
                              sua eroica temperanza si notava in ogni istante della sua vita: nel
                              parlare,  nel  guardare,  nel  dormire,  nel  mangiare,  ecc.  Lasciava
                              sempre qualcosa ed evitava i cibi ricercati, protestando che il suo
                              stomaco non li tollerava. Non poche volte ci volle la scusa della
                              raccomandazione  medica  per  farlo  mangiare  qualche  cosa  di
                              particolare. Era scrupoloso nelle sue letture. Benché soffrisse di
                              cuore e avesse altri acciacchi, per tenere desto lo spirito, il Servo
                              di Dio si mortificava spesso corporalmente e moralmente ma con
                              disinvoltura e massima discrezione, senza darsi in mostra. Dice a
                              riguardo un teste:

                                    «Fu molto temperante verso se stesso ed anche nel suggerirlo agli altri;
                              temperanza  che  nascondeva  con  ogni  santo  espediente.  Così  nel  vestire,  nel
                              modo di comportarsi sia dentro che fuori il collegio, così pure nell’esortare gli
                              altri, così nella lunga pratica venendo a contatto con ogni specie di persone» .
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                                    4. Eroicità nelle virtù annesse

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                              innanzitutto  i  consigli  evangelici,  professati  come  voti  religiosi.
                              P. Losito ebbe un’ubbidienza eroica fino alla fine, lasciandosi da essa



                                    17  Cf. Informatio, pp. 47-50.
                                    18  Summarium, § 383, p. 111; cf. Informatio, p. 49.
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