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32                    II – Voti dei Consultori Teologi

                              Sacramento e nel Sacratissimo Cuore di Gesù. Quando celebrava
                              la S. Messa, il Servo di Dio sembrava essere trasfigurato da una
                              compenetrazione del soprannaturale a tal punto che edificava gli
                              astanti  coinvolgendoli  nella  partecipazione  attiva  ai  divini
                              misteri.  La  sua  fede  si  nutriva  costantemente  dalla  S.  Scrittura,
                              soprattutto  dalle  lettere  di  San  Paolo.  Abitualmente,  il  Servo  di
                              Dio  era  composto  e  modesto,  prestava  attenzione  a  ogni  cosa  e
                              compiva ogni azione come se fosse l’unica e l’ultima. Coloro che
                              l’ascoltavano  –  ed  erano  molti  –  rimanevano  con  l’impressione
                              che la parola del Servo di Dio fosse tratta dal profondo del cuore,
                              ripieno d’amore di Dio e delle anime. Così dice un teste:

                                    «La fede nel soprannaturale lo infiammava costantemente e la praticava
                              con gli atti di culto nelle preghiere che recitava con profonda devozione ed in
                              ginocchio, sebbene infermo, sia con le parole che apparivano dardi spirituali per
                              quelli  che  lo  ascoltavano  e  lo  osservavano.  Richiesto  con  insistenza  di
                              conversare con lui, lo si vedeva andare alla fonte della Vita per attingere lumi:
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                              Gesù sacramentato, quindi, così ricco, accendeva quelli che lo attendevano» .

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                              Servo di Dio per convertire i peccatori. P. Losito non faceva tanto
                              caso alle sue frequenti malattie, che erano diventate occasione di
                              affidamento a Dio e autentica scuola di fede.
                                    P. Antonio Maria Losito dimostrò un’eroica speranza in tutta
                              la sua vita confidando sempre in Dio e avendo di mira solo i beni
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                              eterni . Per lui, la speranza in Dio è più forte di ogni sofferenza o
                              tribolazione,  da  sopportare  come  partecipazione  alla  Croce  di
                              Cristo  e  al  Calice  delle  sue  amarezze.  L’orizzonte  della  gloria
                              futura rende leggera la pena da portare nell’oggi. Del resto, con le
                              buone  opere  si  prepara  l’aldilà,  sapendo  che  la  morte  stessa  è
                              l’ecco  della  vita.  Pacato  e  sereno,  il  Servo  di  Dio  viveva  e
                              trasmetteva questa speranza, che era il corollario della sua fede. Un
                              confratello redentorista che l’ha conosciuto da vicino afferma:

                                    «La speranza era il frutto della fede e, in ogni istante, a contatto con lui, la
                              manifestava con parole adatte a suscitarla negli altri. Quanti accorrevano a lui, dub-
                              biosi, bramosi e sconcertati dalle traversie umane, erano consolati e ravvivati dalle
                              espressioni di confidenza e di speranza in Dio. Ammalati o chi per essi, ritornavano


                                    6  Summarium, § 119, p. 39; cf. Informatio, p. 14.
                                    7  Cf. Informatio, pp. 16-21.
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