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30                    II – Voti dei Consultori Teologi

                              ritornare a Canosa in casa prima del suo fratello Sabino († 1874) e
                              poi  della  sorella  Angelina  e  si  distinse  con  un’intensa  attività
                              apostolica  edificando  tutti  (1867-1887).  Questo  tempo  di
                              permanenza  fuori  della  comunità  esaltò  quindi  ulteriormente
                              l’abito  virtuoso  del  Servo  di  Dio.  Con  l’attenuazione  delle  leggi
                              anti-clericali,  il  Servo  di  Dio  ritornò  nella  famiglia  alfonsiana  a
                              Pagani  (1887-1905),  ciononostante  la  malattia  e  il  popolo  che
                              voleva trattenerlo a Canosa. Per la stima che i Superiori nutrivano
                              verso  P.  Losito,  lo  nominarono  Prefetto  degli  studi  dei  chierici
                              (1887-1907) e successivamente Rettore della casa a Pagani (1907-
                              1909). Dal 1909 al 1912, il Servo di Dio resse invece la Provincia
                              redentorista di Napoli, prima di ritirarsi definitivamente a Canosa
                              (1912-1917). Assunse queste cariche con competenza e prudenza,
                              umiltà e professionalità, riuscendo a ricostruire sulle macerie delle
                              leggi anticlericali. Nello stesso tempo, non mancò all’apostolato.
                                    Così ad esempio accompagnò spiritualmente il Beato Bartolo
                              Longo  nel  superamento  dei  momenti  difficili  derivanti  da  una
                              gestione movimentata delle Opere pompeiane. In effetti, B. Longo
                              e  la  sua  consorte,  la  contessa  De  Fusco,  andavano  da  Pompei  a
                              Pagani  per  confessarsi  dal  Servo  di  Dio,  conferire  e  chiedergli
                              consigli  nel  governo  dell’opera.  Il  Papa  Pio  X,  che  ricevette  in
                              udienza il B. Bartolo Longo il 22 ottobre 1908, l’affidò alla cura
                              spirituale di P. Losito, in cui aveva una fiducia smisurata:

                                    «Qualunque  cosa  avete  fatto  per  l’amministrazione  passata,  resta
                              assoluta. Pel presente e per l’avvenire, fate carità, e per qualunque difficoltà
                              andate dal P. Losito e tutto ciò che lui vi dirà, è la stessa bocca del S. Padre.
                              Per  l’avvenire  senza  venire  più  da  me:  la  bocca  del  Papa  è  la  bocca  di  P.
                              Losito.  E  soggiungeva:  già  lo  dissi  a  P.  Losito:  tranquillizzate  quelle  due
                                       2
                              creature» .

                                    Il  Servo  di  Dio  facilitò  ancora  presso  il  Papa  Pio  X  la
                              fondazione dell’Istituto per l’educazione e la salvezza delle figlie
                              dei  carcerati  da  parte  del  Com.  Bartolo  Longo.  L’amicizia  del
                              Servo  di  Dio  con  il  Papa  Pio  X  (1903-1914) fu  pure  profonda  e
                              sincera.  Questi  fatti  sono  senza  dubbio  da  ascrivere  all’abito
                              virtuoso e alla santità del Servo di Dio, che si fece tutto a tutti.


                                    2   Udienza  del  Santo  Padre  Pio  X  del  22  ottobre  1908,  cit.  in  Biographia
                              documentata, p. 211.
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