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VOTO V 43
maggio 1859 riceve gli Ordini Minori e, dopo circa 10 mesi passati
a casa, a Canosa, per curarsi, il 5 aprile 1862 viene ordinato
Presbitero, a Nusco, da Monsignor Gaetano Stiscia.
Dopo la messa del Natale del 1866 arriva l’ordine di
sgombero per la Comunità di Materdomini: per l’assistenza dei
fedeli del luogo rimangono i due più giovani Padri, tra i quali il
Losito, pagando per i locali da loro occupati. Quando il Governo
riconosce il compagno del Servo di Dio quale Rettore della Chiesa,
Padre Antonio Losito lascia Materdomini per Canosa, suo paese
natale, come era nella prassi degli Istituti colpiti dalla
soppressione, e dove dimora per circa 20 anni, nella sua casa
presso la Madonna di Costantinopoli.
Nel 1886 rientra in Comunità, partendo per Pagani: in attesa
di nuove disposizioni si unisce ad alcuni confratelli che vivono in
una casa privata a Montemiletto, vicino a Napoli, e poi nella casa
di Angri, vicino Pagani. Nella ricostituzione della Provincia il
Servo di Dio viene nominato Prefetto dello Studentato di Pagani,
nel 1887: svolgerà tale ufficio per un ventennio, tanto da essere
chiamato dai suoi ex studenti il Prefetto. Dall’agosto 1902 diviene
Direttore spirituale del Beato Bartolo Longo. Nel 1907, all’età di
60 anni, con la nomina di un nuovo Prefetto, viene nominato
Rettore del Collegio di Pagani e dell’annessa Chiesa di S. Michele.
Il 7 ottobre 1909 viene nominato Provinciale dei Redentoristi,
nonostante l’età e la sua situazione fisica. Predicatore di diversi
Ritiri ai Vescovi della Provincia Salernitana, gode della stima di
Monsignor Agostino Silj, divenuto in seguito Cardinale, come di
quella del Cardinale José de Calasanz Félix Santiago Vives y Tutó,
ofmcap., Prefetto dei Religiosi, che lo presenta al Papa San Pio X:
dal Sommo Pontefice sarà inviato personalmente al Santuario di
Montevergine. Nel giubileo sacerdotale del Servo di Dio,
festeggiato a Pagani sul finire del suo provincialato, nel 1912, Papa
Pio X invia un calice d’oro, tramite il Cardinale Willem Marinus
van Rossum, C.SS.R., mentre l’amico Cardinale Vives y Tutó gli
dona una statuetta di S. Antonio di metallo dorato, che il P. Losito
tiene con sé con il permesso del Papa. Anche Papa Benedetto XV
stima particolarmente il Padre Losito: a lui chiede consiglio su chi
nominare Arcivescovo di Benevento.
Nel suo ultimo periodo, dal 1912 sino alla sua morte, si