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VOTO V                               45

                   per  chiedere  consiglio  al  Padre  Losito,  lo  considera  un  redivivo
                   San  Francesco  d’Assisi.  L’aggettivo  che  correntemente  e
                   diffusamente  gli  si  attribuisce,  designandolo,  è  “santo”,  tutti  lo
                   chiamano  “il  Padre  Santo”.  Stando  al  racconto  del  biografo  del
                   Losito, il Padre Salvatore Schiavone, C.SS.R., lo stesso San Pio X
                   era  convinto  della  santità  del  Servo  di  Dio,  quando,  dopo  averlo
                   ricevuto in udienza, assieme col Padre Generale dei Redentoristi,
                   rivolgendosi  a  Monsignor  Bisleti,  Maestro  di  Camera,  il  Papa
                                                                                      34
                   esclamava: «Monsignore, quel Padre Antonio è un vero santo» .
                         La  documentazione  della  Positio  in  merito  alla  fama  di
                   santità del Padre Losito, giunge sino a quasi l’anno 1999, quanto
                   questa è stata redatta. Il sito internet Padre Antonio Maria Losito
                   Redentorista  (www.padrelosito.it),  a  cura  della  Parrocchia  Gesù,
                   Maria e Giuseppe di Canosa di Puglia, ha il copyright del 2004: in
                   esso, oltre a tutto il ricco materiale e le notizie intorno al Servo di
                   Dio,  viene  anche  diffuso  un  Bollettino  specifico,  “Sia  Beato  e
                   Santo”; nell’ultimo numero, del 2013, si rende conto di una Tesi
                   dedicata  alla  Cristologia  del  Servo  di  Dio,  di  presentazione  di
                   volumi a lui dedicati, di grazie ricevute per la sua intercessione.
                         Pur  se  non  trattata  tematicamente  nell’Informatio,  dalle
                   Testimonianze  si  deve  segnalare  una  discreta  fama  signorum  e  di
                   fenomeni  straordinari,  goduta  dal  Servo  di  Dio,  per  la  quale  gli  si
                   attribuiscono  unioni  estatiche,  cardiognosia  e  bilocazione
                   “oggettiva”.

                         Le prove

                         La  portata  della  fama  di  santità  goduta  dal  Servo  di  Dio
                   spiega  come,  nonostante  il  difficile  momento  del  dopoguerra,  la
                   Causa sia stato introdotta nei tempi previsti dalla legislazione del
                   tempo. Il Processo Ordinario si è svolto, a Nocera dei Pagani, dal
                   1937 al 1943, mentre il Processo Rogatoriale si è svolto a Canosa
                   di Puglia, in Diocesi di Andria, dal 1938 al 1939. Il Processo super
                   scriptis si è aperto il 10 maggio 1940 e si è giunti al Decreto di
                   approvazione il 23 marzo 1945. La Seconda Guerra Mondiale e i
                   duri anni della ricostruzione, hanno purtroppo rallentato l’iter della


                         34  Cf. Informatio, p. 77.
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