Page 50 - Relatio-et-vota
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50                    II – Voti dei Consultori Teologi

                              della  Redenzione»;  desiderava  quasi  sparire,  come  temendo  di
                              poter  far  torto  od  ombra  al  Redentore  con  la  sua  persona.  Egli
                              invece, nella debolezza della sua salute e nell’ordinarietà dei suoi
                              costumi, è per i suoi contemporanei, per i suoi paesani, per chi lo
                              ha  conosciuto  ed  ancora  può  accostarsi  a  lui,  attraverso  i  suoi
                              scritti,  e  per  i  membri  della  famiglia  redentorista,  un  ulteriore
                              segno che il Signore ci ha offerto del suo piegarsi sul bisognoso e
                              sul peccatore, un’ennesima vivida immagine del buon Samaritano,
                              Gesù Cristo, da imitare nella Vita Religiosa e Presbiterale.
                                    Al  dubbio  posto  dal  Promotore  della  Fede,  an  constet  de
                              virtutibus  theologalibus  Fide,  Spe,  Caritate  tum  in  Deum  tum  in
                              proximum,      necnon     de    cardinalibus     Prudentia,     Iustitia,
                              Temperantia Fortitudine, iisque adnexis, in gradu heroico, atque
                              de  fama  sanctitatis,  in  casu  et  ad  effectum  de  quo  agitur,  posso
                              rispondere, con certezza morale: affirmative.
                                    Sempre salvo meliore iudicio.




                                                             VOTO  VI


                              I. INCIPIT

                                    1.  La  Causa  riguarda  un  Servo  di  Dio  vissuto  in  Italia  nella
                              seconda  metà  del  secolo  XIX  fino  al  1917,  religioso  della
                              Congregazione del SS. Redentore. Il processo è iniziato a 20 anni
                              dalla sua morte con il Processo Ordinario nella diocesi di Nocera dei
                              Pagani (1937-1943), nella cui circoscrizione si trova Pagani, luogo
                              della morte del Servo di Dio, e con Processo Rogatoriale istruito a
                              Canosa di Puglia, nella diocesi di Andria (1938-1939). La figura del
                              Servo di Dio propone un modello di vita religiosa, di apostolato e
                              instancabile  ministero,  tuttavia  richiede  una  ponderazione  attenta
                              degli atti.

                              II. PROFILO BIOGRAFICO

                                    2.  Il  Servo  di  Dio  Antonio  Maria  Losito  nacque  il  19
                              dicembre 1838 a Canosa di Puglia (BT), un  comune che dista 26
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