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VOTO VI                              55

                   voce  del  Signore.  Dall’incomparabile  delicatezza  e  carità  della
                   Madonna, unita in modo tanto doloroso e profondo alle sofferenze
                   del suo Figlio Divino per la salvezza del genere umano, il Servo di
                   Dio apprese l’infallibile efficacia del sacrificio a favore delle anime.
                   Le  prediche  del  Servo  di  Dio,  che  commuovevano  la  gente,
                   spingevano  alla  conversione  dei  cuori,  come  testimoniato.
                   Certamente  il  Servo  di  Dio  aveva  il  dono  dello  Spirito  Santo  di
                   predicare con la capacità di persuasione, di conversione anche dei
                   peccatori  più  induriti,  ma  questo  dono  è  stato  sempre  consolidato
                   con una vita di preghiera, penitenza, buone opere verso gli ammalati
                   e  i  poveri.  Il  Vicario  Generale  della  diocesi  di  Andria  ha  così
                   deposto:

                         «Assicuro  che  per  le  sue  virtù  cristiane  era  veneratissimo,
                   indistintamente  presso  tutti  i  cittadini  di  Andria  anche  di  alto  ceto»
                   (Summarium, vol. I, p. 181 Ad 26, § 615).

                         Sull’esercizio  eroico  delle  virtù  coincidono  le  tante
                   testimonianze rilasciate nei processi svolti.

                         7. La fama di santità del Servo di Dio c’è stata durante la sua
                   vita ed è continuata dopo la sua morte. Gli studi a lui dedicati sono
                   un’indiretta  conferma  della  sua  santità.  Tutti  i  testi  del  processo
                   ordinario  sia  a  Nocera  dei  Pagani  sia  ad  Andria  confermano  la
                   fama  di  santità.  Fu  sempre  ritenuto  e  chiamato  come  il  “Padre
                   Santo”  (Summarium,  vol.  I,  p.  81,  §  277),  il  “sullodato  Padre
                   Antonio”, “l’uomo giusto” e questo non solo dai fedeli ma anche

                         «i bestemmiatori e gli increduli serbavano una venerazione profonda per
                   lui,  ritenendolo  come  il  tipo  del  Sacerdote,  secondo  il  cuore  di  Dio»
                   (Summarium, vol. I, p. 168, § 581).

                         Molte  persone  si  recavano  dal  Servo  di  Dio  per  chiedere
                   preghiere  per  i  bisogni  materiali  e  spirituali.  Tanti  testi  hanno
                   dichiarato la vera fama di santità:

                         «Sempre crescente è stata la sua fama di santità dopo la morte. Da tutti,
                   pertanto, è desiderata la santificazione del Servo di Dio. Le sue esequie furono
                   un’apoteosi» (Summarium, p. 112, § 391);
                         «La  sua  morte  santa  non  smorzò  l’entusiasmo  che  tutti  nutrivano  per
                   l’uomo  di  Dio;  ma  la  fama  di  santità  crebbe  in  lui  e  così  dura  ancora  al
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