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58 II – Voti dei Consultori Teologi
sua fiducia in Dio, espressa con l’intenzione di lasciare fare
sempre a Dio, sostanzia la virtù della speranza così come fu vissuta
dal Servo di Dio. Aveva posto tutta la sua vita nelle mani di Dio e
cercava sempre e soltanto di compiere la sua volontà. P. Antonio
M. Losito faceva sempre buon uso dei mezzi che offre lo stato
religioso per raggiungere la perfezione e conseguentemente la vita
eterna, e ciò fa vedere l’esercizio eroico della speranza. Anche di
fronte alla sventura della morte il Servo di Dio proclamava che la
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fede in Dio non è solo conforto ma soprattutto speranza . Quante
volte durante la sua vita consolava con la speranza nella Divina
provvidenza la gente che si rivolgeva a Lui sia per le cose spirituali
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sia per i bisogni temporali . Uno dei testi afferma:
«La speranza, che scaturisce dalla fede, era la viva espressione di quella
in ogni parola che rivolgeva a tutti, ed io, nel sentirlo e, qualche volta, nel
dialogare con lui, aumentavo quella confidenza in Dio e riportavo la speranza
necessaria in ogni momento della vita» (Summarium, p. vol. I, 115, § 399).
Ovviamente, questo orientamento di vita lo portava al
distacco convinto e totale che egli viveva rispetto a tutte le realtà
che lo circondavano.
11. La carità verso Dio era vissuta dal Servo di Dio con
grande ardore. Il Servo di Dio sapeva che Dio è amore e che il
primo comandamento è l’amore di Dio. È evidente che la virtù
della carità verso Dio, insieme alla fede, è stato l’altro pilastro
della sua spiritualità. Decisamente i testi affermano che fu tutto
pieno di carità per Dio e da Lui attingeva quella verso il prossimo,
cosicché la carità lo faceva apprezzare come santo, perché ognuno
avvertiva la ripercussione di quella nel proprio animo; tutti lo
acclamavano santo della carità . La carità verso il prossimo
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costituiva il riscontro fedele del suo grande amore per il Signore.
Sarebbe molto lungo l’elenco delle persone che hanno beneficiato
della sua carità: sacerdoti, seminaristi, religiosi, laici, poveri,
malati, carcerati, tribolati nel corpo e nello spirito. Rispondeva con
grande slancio interiore ad ogni urgenza fraterna. Con questa
4 A. Losito, Lettera del 7 marzo 1903, Pagani, Summarium, vol. I, p. 18.
5 Cf. Summarium, vol. I, p. 13, § 10; p. 89, § 308.
6 Cf. Summarium, vol. I, p. 115, § 400.