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VOTO VI                              61

                   evangelica  di  accontentarsi  sempre  di  ciò  che  gli  veniva  posto
                   davanti.  Rifiutò  ogni  accenno  a  privilegi  per  sé.  La  virtù  della
                   temperanza la manifestava nel parlare, nel dormire, nel mangiare
                   ed in ogni altro atto della sua vita. Spesso rasentava quasi l’impos-
                   sibile.  Le  testimonianze  sono  pressoché  unanimi  nell’esaltare
                   l’eroicità delle virtù della fortezza e della temperanza da parte del
                   Servo  di  Dio,  senza  alcuna  difficoltà  di  rilievo.  Si  può  dunque
                   concludere  che  il  Servo  di  Dio  ha  esercitato  in  grado  eroico,  in
                   ogni momento dalla sua vita, le virtù cardinali e le virtù annesse.

                         16. Le virtù morali, le virtù dell’obbedienza, povertà, castità e
                   dell’umiltà  le  praticò  in  modo  straordinario.  Ci  sarebbero
                   numerose  altre  prove  che  potremmo  esibire  a  dimostrazione  del
                   fatto che il Servo di Dio ha esercitato tutte le virtù in grado eroico.
                   Quasi tutti i 36 testi si sono pronunciati formalmente in tal senso e
                   gli altri testi che non si sono esplicitamente soffermati sulle virtù
                   morali  non  hanno  manifestato  riserva  alcuna  al  riguardo.  Anche
                   dalle testimonianze extraprocessuali si evince che il Servo di Dio
                   ha praticato le virtù in grado non comune.



                   VII. VALUTAZIONE CONCLUSIVA

                         17.  La  Positio  è  composta  da  due  ponderosi  volumi  ed  è
                   costituita da tutte quelle sezioni che sono necessarie ai Consultori
                   Teologi  perché  possano  emettere  un  giudizio  fondatamente
                   motivato.

                         18. Esaminati gli Atti e valutate le Prove, riguardo al Servo di
                   Dio Antonio Maria Losito, Sacerdote della Congregazione del SS.
                   Redentore, in coscienza rispondo alla domanda di rito: «an constet
                   de virtutibus theologalibus Fide, Spe et Caritate, tum in Deum tum
                   in  proximum,  necnon  de  cardinalibus  Prudentia,  Iustitia,
                   Temperantia, Fortitudine, iisque adnexis, in gradu heroico, in casu
                   et  ad  effectum  de  quo  agitur»:  affirmative,  ad  maiorem  Dei
                   gloriam sanctorumque venerationem. Salvo meliori iudicio.
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