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64                    II – Voti dei Consultori Teologi

                              minori  e  nel  1861  fu  ordinato  suddiacono  a  Nusco.  Negli  anni
                              1861-1862  il  Servo  di  Dio  dovette  tornare  a  Canosa  per  la
                              malferma  salute;  dopo  circa  10  mesi  trascorsi  in  famiglia,  fece
                              ritorno  a  Materdomini  e  il  15  marzo  1862 fu  ordinato  diacono  a
                              Nusco. Il 5 aprile 1862, con dispensa pontificia di otto mesi e 20
                              giorni,  terminati  gli  studi  richiesti,  il  Servo  di  Dio  fu  ordinato
                              sacerdote nella Cattedrale di Nusco. I primi anni di ministero del
                              Servo di Dio furono caratterizzati da dure condizioni di vita e da
                              notevoli  difficoltà  ambientali,  dovute  soprattutto  alla  nuova
                              situazione politica: dopo l’annessione del Regno delle due Sicilie
                              al  Regno  d’Italia,  infatti,  il  governo  italiano  procedette  alla
                              soppressione  degli  ordini  e  degli  istituti  religiosi,  in  un  clima
                              politico e culturale di forte anticlericalismo; a queste difficoltà si
                              deve  aggiungere  il  fenomeno  del  brigantaggio,  in  parte  nato  per
                              reazione  all’invasione  piemontese  e  in  parte  legato  a  fenomeni
                              malavitosi precedenti. Nel 1867 il Servo di Dio si ritirò a Canosa
                              in casa di suo fratello Savino, continuando a vivere da religioso;
                              nel  1870,  dopo  un  tentativo  fallito  di  ricostruire  la  comunità
                              religiosa a Materdomini, il Servo di Dio tornò a casa del fratello,
                              dove si ammalò gravemente di bronchite, tanto da ridursi in fin di
                              vita. In tale circostanza una sua nipote ebbe una visione in sogno:
                              le  pareva  di  vedere  il  Crocifisso  in  mezzo  a  tante  candele  e  lo
                              scongiurò di salvare la vita allo zio, che infatti cominciò a sentirsi
                              meglio fino a guarire. Fino al 1875 il Servo di Dio, costretto dalle
                              circostanze,  rimase  a  Canosa,  distinguendosi  per  il  ministero
                              generoso  e  fecondo,  che  presto  gli  guadagnò  la  stima  della
                              popolazione. Nel 1874 era morto di polmonite il fratello Savino, e
                              nel  1876  il  Servo  di  Dio  si  trasferì  presso  la  sorella  Angelina,
                              donna  virtuosa  e  caritatevole.  Nel  1882,  in  occasione  della
                              quaresima, il Servo di Dio si recò a Francavilla Fontana per una
                              missione al popolo, tentando di impiantarvi una comunità religiosa
                              (in passato la cittadina era stata sede di un collegio redentorista).
                              Nel  1886  il  Provinciale  inviò  il  Servo  di  Dio  con  un  altro
                              confratello  sacerdote  e  con  un  confratello  laico  a  Francavilla  in
                              vista della riapertura del collegio redentorista; ma il progetto fallì e
                              il Servo di Dio dovette rientrare a Canosa. Nel ventennio trascorso
                              a  Canosa  il  Servo  di  Dio  si  dedicò  al  ministero  con  zelo
                              straordinario,  facendosi  amare  da  tutti;  in  alcuni  periodi  lasciava
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