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66                    II – Voti dei Consultori Teologi

                              ritenevano  un  santo.  In  questo  periodo  si  rafforzò l’amicizia  con
                              Bartolo  Longo,  che  a  lui  si  rivolgeva  per  consigli  ed
                              incoraggiamento;  il  Servo  di  Dio  ebbe  un  ruolo  non  secondario
                              nella  conciliazione  avvenuta  nel  1906  tra  Bartolo  Longo  e  Papa
                              Pio  X  a  proposito  della  complessa  donazione  delle  Opere  del
                              Santuario  di  Pompei  alla  Santa  Sede,  dissipando  malintesi  ed
                              equivoci.  Fu  per  interessamento  del  Servo  di  Dio  che  Bartolo
                              Longo fu ricevuto il 22 ottobre 1908 in udienza privata da Pio X, il
                              quale  gli  disse  esplicitamente  di  fare  riferimento  a  P.  Losito  per
                              qualunque  difficoltà.  Nel  1912  il  Servo  di  Dio  portò  a  termine
                              l’incarico di Provinciale: festeggiandosi il suo giubileo sacerdotale,
                              la Comunità dei redentoristi di Pagani gli fece festa, augurandogli
                              di vivere altri cento anni; ma egli rispose profeticamente: “Per altri
                              cinque anni, per cinque anni”. E infatti il Servo di Dio morì il 18
                              luglio 1917 nel Collegio di Sant’Alfonso a Pagani, avendo ricevuto
                              gli ultimi sacramenti e la benedizione apostolica di Papa Benedetto
                              XV  per  mezzo  del  cardinale  Van  Rossum,  dopo  una  lunga  e
                              dolorosa infermità (cancro alla vescica). Fu sepolto per tre anni nel
                              cimitero di Pagani; il 27 ottobre 1920 avvenne la riesumazione del
                              corpo  del  Servo  di  Dio,  che  fu  traslato  il  30  ottobre  1920  nella
                              chiesetta destinata a Congrega degli uomini, chiamata dell’Imma-
                              colata, attigua alla Basilica di Sant’Alfonso in Pagani. In data 17
                              luglio  1972  il  Vescovo  diocesano  procedette  alla  ricognizione
                              esterna ed interna della cassetta contenente le spoglie del Servo di
                              Dio  e  rese  pubbliche  le  insistenti  richieste  di  traslazione  della
                              salma  in  Canosa.  Ottenuto  il  parere  favorevole  dei  Padri
                              Redentoristi,  ed  espletate  le  procedure  di  rito,  il  9  aprile  1983  i
                              resti  mortali  del  Servo  di  Dio  furono  traslati  nella  Basilica  di  S.
                              Sabino  di  Canosa  di  Puglia  e  furono  tumulati,  alla  presenza  del
                              Vescovo  diocesano  S.  E.  R.  Mons.  Giuseppe  Lanave,  nella
                              Cappella di Sant’Alfonso.



                              2. STORIA DELLA CAUSA

                                    La Causa di beatificazione e canonizzazione del Servo di Dio
                              ebbe inizio ufficialmente con il Processo ordinario, che ebbe luogo
                              nella diocesi di Nocera dei Pagani, in provincia di Salerno, dove il
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