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VOTO VII                              71

                   ottenuta per intercessione del Servo di Dio appena morto: si tratta
                   della  moglie  dell’avvocato  Carlo  De  Vivo,  la  signora  Gabriella
                   Telese,  la  quale  soffriva  da  molti  mesi  di  emorragia  uterina;  ella,
                   sebbene  sfinita,  volle  ugualmente  recarsi  a  Pagani  per  vedere  per
                   l’ultima  volta  il  Servo  di  Dio,  e,  baciata  la  mano  della  salma  e
                   staccata una piccola parte della veste talare, guarì completamente,
                   come l’emorroissa del Vangelo. La morte del Servo di Dio ebbe una
                   grande risonanza anche a Canosa, presso i suoi concittadini, che lo
                   avevano tanto amato in vita, stimandolo un santo, e che alla fine,
                   come già detto nel profilo biografico, ne ottennero le spoglie mortali
                   nel  1983.  La  fama  di  santità  del  Servo  di  Dio  continuò  e  andò
                   aumentando dopo la sua morte, con numerose e continue visite alla
                   sua  tomba,  con  diverse  pubblicazioni  a  lui  dedicate,  che  ne
                   esaltavano  la  straordinaria  vita  virtuosa,  con  celebrazioni,  la
                   dedicazione  di  una  strada,  varie  commemorazioni  (in  particolare
                   quella  del  I  centenario  della  nascita),  l’inaugurazione  di  un
                   monumento a Canosa di Puglia nel 1955, ed altre iniziative di cui si
                   dà  notizia  nel  capitolo  XX  della  Biographia  documentata.  Si
                   riscontra  tuttavia  una  stasi  della  fama  di  santità  negli  anni  1959-
                   1983,  anno  della  traslazione  dei  resti  mortali  del  Servo  di  Dio  a
                   Canosa, avvenuta in modo solenne e con grande partecipazione di
                   popolo.  La  Biographia  documentata,  a  tal  riguardo,  fornisce  la
                   seguente spiegazione:

                         «Il silenzio può essere stato determinato da una serie di fatti. La prima
                   consiste  nell’immane  catastrofe  umana  e  sociale  che  la  Seconda  Guerra
                   Mondiale apportò nella nostra regione e a Canosa [...] Un’ultima motivazione
                   che  si  riporta  è  quella  relativa  a  tutto  il  tempo  trascorso  perché  i  Padri
                   Redentoristi accettassero il trasferimento dei resti mortali del Servo di Dio a
                   Canosa» (Biographia documentata, p. 403).

                         Questa spiegazione, per la verità, non è convincente; si può
                   comunque affermare che si trattò di una stasi e non di un’inter-
                   ruzione  della  fama  di  santità  del  Servo  di  Dio,  poiché  non
                   cessarono i pellegrinaggi alla sua tomba a Pagani, le invocazioni a
                   lui rivolte, le celebrazioni in suo onore. Negli anni 1989-1999 sono
                   stati  valorizzati  per  ricordare  e  onorare  il  Servo  di  Dio  le
                   ricorrenze del 70° anniversario del pio transito (luglio 1917-luglio
                   1987)  e  del  150°  anniversario  della  sua  nascita  (dicembre  1838-
                   dicembre 1988), che furono celebrate in modo solenne; nel 1993
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