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74                    II – Voti dei Consultori Teologi

                              la benché minima difficoltà in proposito. Le fonti autobiografiche
                              e biografiche confermano in modo chiaro ed inequivocabile quanto
                              emerge  dall’esame  delle  prove  testimoniali,  così  che  mi  sembra
                              superfluo dilungarmi con riferimenti analitici al Summarium e alla
                              Biographia  documentata.  La  Fede  del  Servo  di  Dio  fu
                              caratterizzata da una non comune pietà, dalla preghiera fervorosa
                              ed  assidua,  da  una  straordinaria  percezione  della  presenza  del
                              Signore nella propria vita, al punto che un teste ha affermato che
                              egli  “viveva  di  fede  e  abitualmente  conversava  col  Cielo”  (cf.
                              Summarium, p. 141 § 483). Il Servo di Dio si sentiva animato da
                              un  immenso  amore  verso  Gesù  presente  nel  Santissimo
                              Sacramento dell’Eucarestia, verso Gesù Crocifisso e verso il suo
                              Sacratissimo Cuore. A Pagani, con il permesso del Papa, dormiva
                              in  una  cella  che  mediante  una  porticina  comunicava  con  una
                              piccola Cappella in cui era conservato il Santissimo Sacramento,
                              ed egli a Lui rivolgeva abitualmente il suo pensiero. Le Visite al
                              Santissimo Sacramento e l’Adorazione eucaristica occupavano un
                              posto  centrale  nella  spiritualità  del  Servo  di  Dio.  Con  eccellente
                              zelo si preoccupò di difendere e propagare la fede cattolica, nella
                              predicazione,  nell’insegnamento,  nella  formazione  dei  giovani
                              religiosi, nelle missioni popolari, nei corsi di esercizi spirituali da
                              lui tenuti, nella direzione spirituale e nelle confessioni. Nonostante
                              la  malferma  salute,  il  Servo  di  Dio  si  distinse  per  la  dedizione
                              incondizionata  all’apostolato,  che,  assieme  ai  doveri  della  vita
                              religiosa, assorbiva tutta la sua persona e tutto il suo tempo. Sia nel
                              Summarium sia nella Biographia documentata risultano attestate la
                              grande devozione del Servo di Dio a Maria Santissima e ai Santi
                              (in particolare al suo fondatore, Sant’Alfonso Maria de’ Liguori, e
                              a  San  Francesco  di  Sales),  e  la  sua  pratica  abituale  di  devozioni
                              tradizionali  (per  esempio  la  Via  Crucis  e  la  recita  del  Santo
                              Rosario). Pregava spesso con giaculatorie, rivolte a Gesù, Maria e
                              San  Giuseppe,  per  tenersi  in  contatto  continuo  con  il  Cielo,
                              esortando anche gli altri a fare altrettanto. I Censori Teologi non
                              hanno trovato affermazioni contro la fede o la morale negli scritti
                              del Servo di Dio, i quali esprimono una vita spirituale semplice e
                              al tempo stesso profonda. La fede del Servo di Dio era sostenuta da
                              un’ardente Speranza: confidò sempre nell’aiuto divino, senza mai
                              scoraggiarsi  nelle  difficoltà,  fermamente  convinto  che  il  Signore
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